mercoledì 24 settembre 2008

Baccalà alla vicentina



Vi voglio proporre questa ricetta classica che ho provato ieri e che mi è piaciuta moltissimo. Come si è potuto vedere fino ad oggi ho presentato tutte ricette "dolci" perchè sicuramente la pasticceria e soprattutto i prodotti a pasta lievitata mi piacciono molto. Però questo non significa che non mi diletti ogni tanto anche nella realizzazione di qualche altro piatto.
Questo è il primo esempio.
Prima vorrei fare una piccola introduzione sul baccalà.
Tratto da Wikipedia:

"Il baccalà è il merluzzo atlantico (Gadus morhua, pesce dal corpo affusolato presente nei mari del Nord) conservato sotto sale.

La salagione ne consente la conservazione per lungo tempo, e per questo viene impiegata fin da tempi lontanissimi per consentire il trasporto e la consumazione del pesce in luoghi anche assai distanti da quelli d'origine.

Sembra che la procedura di salagione del baccalà si debba attribuire ai pescatori baschi che, seguendo i branchi di balene e arrivati al Mare del Nord, si imbatterono in enormi banchi di merluzzo verso l'isola di Terranova, ed usarono per questo pesce il procedimento di conservazione già da essi usato per la carne di balena.

Il baccalà è elemento essenziale di molte cucine popolari, nelle quali il suo utilizzo si alterna a quello dello stoccafisso che è sempre merluzzo, ma conservato mediante essiccazione.

Tanto il baccalà quanto lo stoccafisso, per essere utilizzabili, hanno bisogno di una lunga immersione in acqua fredda, che provvede ad eliminare il sale per il primo e a restituire ai tessuti l'originale consistenza per il secondo.

Nel Triveneto e nelle altre aree della Repubblica di Venezia il termine "bacalà" (es. baccalà alla vicentina) ancor oggi identifica comunemente lo stoccafisso (merluzzo essiccato) e non il merluzzo salato."

E' chiaro quindi che per questa ricetta avrei dovuto usare lo stoccafisso ma in questo caso, per maggiore praticità, ho usato un baccalà già ammollato e quindi pronto per essere cucinato.

Ecco la ricetta.
Per 4 persone:
800 gr. baccalà già ammollato
350 gr. cipolle
1 spicchio d'aglio
3 acciughe sotto sale
1,5 dl. di olio extravergine d'oliva
7 dl di latte
1 mazzetto di prezzemolo
50 gr. di farina
50 gr. parmigiano grattugiato
sale e pepe

In un tegame si fanno appassire le cipolle tritate in un po' d'olio. Si aggiungono le acciughe spezzettate e si fanno sciogliere poi si unisce l'aglio e il prezzemolo tritato e si prosegue la cottura per 5 minuti.
Si prepara il baccalà mettendolo in un piatto e cospargendolo di un po' di farina e parmigiano, sale e pepe
In un tegame di coccio si mette il restante olio, i filetti di baccalà infarinati, si aggiunge il soffritto di cipolle ed aglio e si ricopre il tutto con il latte. Si porta a bollore e si fa cuocere lentamente per circa 3 ore e mezza (io a dir la verità l'ho cotto solo un'ora). Attenzione che tende ad attaccarsi nel fondo.
Alcuni consigliano di servirlo con crostini di polenta caldi.
Forse non è ancora la stagione adatta comunque era molto buono.

2 commenti:

Adriano ha detto...

L'ho provato, veramente buono!
L'avevo assaggiato in veneto e contavo di rifarlo, con la tua ricetta mi è venuto perfetto.
Ha voluto 2 ore e mezza di cottura.

Marco M. ha detto...

Sono contento che ti sia piaciuto. Sei il primo (e che primo!) che ha provato una "mia" (magari fosse mia!)ricetta: ciò mi lusinga molto. Grazie.
Sto mangiando tutte le mattine il tuo pandolce alle pere ed è veramente fantastico anche se ha quel difetto di cui ti parlavo (si è un po' adagiato).
Un saluto.
Marco