Molti, beh forse è meglio dire alcuni se non pochi, si saranno chiesti del perchè di questo nome insolito. Innanzitutto ci tengo a precisare che non è un un eccesso di "falsa modestia" riferito alle cose che vengono scritte in questo blog: sono tutte cacch...!
No, in realtà il nome deriva da un pane tipico che si usa nel periodo pasquale nel paese dove è nato mio padre e cioè Sant'Oreste in provincia di Roma. Questo pane si consumava per la famosa "colazione di Pasqua" insieme a salumi vari (lonza, salame..) e alle uova sode che venivano benedetti dal prete che passava nelle case. Per far capire l'importanza che aveva un po' di tempo fa questa tradizione vi propongo dei versi scritti da un poeta del luogo nel dialetto santorestese:
"Pasqua ……….Pasquetta … e Pasquettina !!!!!!
Pasqua, festa granne, festa i Gesù, festa dei monelli. Se mi metto arepensà quellu che atera una vota a festa i Pasqua mi ve da piagne. Io marecordo da bardasciu, che tutte e cose si facevano co a devozione. Guai se si magnava qualche pezzu i cacchiatella prima che fussi passatu u prete a benedice e case; e po’ quanno passava tutti in ginocchju si dicevano l’orazioni.
Si ammanniva tutta a roba sopre u tavulinu: l’ovu lessu, a cacchiatella e a pizza scacciata e po’ si spettava che sarenvivavano e campane pe potè fa colazione co a roba benedetta. Atera Pasqua, festa de monelli, che co e recanelle nun facevano atru che divertissi sapenno da fa derbè sonanno mezzugiornu lanne e ripe dei morticelli pe fa magnà quelli cristiani che stevono fò. Pe ‘rrivà la e ripe litigavano pe chi eva da sonà e così quanno erano ‘rrivati, invece che mezzu giornu erano le tre. Facevano a litica pe sonà u recanozzu della acchiesa, macara tuttu tarlatu pe a vecchiarda, ma sempre in funzione..." (Augusto Placidi)
Sant'Oreste è un paese che si trova ai piedi del monte Soratte il quale è stato addirittura citato da Orazio in un Carmine famoso:
"Carm., I, 9
Vides ut alta stet nive candidum
Soracte nec iam sustineant onus
silvae laborantes geluque
flumina constiterint acuto....
Odi, I, 9"
Il testo completo lo trovate qui.
Se non lo avete ancora fatto vi invito a visitarlo perchè ne vale veramente la pena. Intanto vi indico alcuni siti che descrivono in maniera dettagliata la storia, le usanze, le feste ecc.
Proloco di Sant'Oreste
Associazione Culturale Centro Studi Soratte
Associazione Avventura Soratte
Ma ora torniamo alla cacchiatella. Come vi dicevo è una pagnottella che si adatta molto bene ad assere mangiata con salumi vari. Purtroppo non ho la foto da potervi mostrare e per il momento dovete accontentarvi della ricetta:
CACCHIATELLE
Ingredienti:
Latte 1/2 l.
Olio evo 375 g.
Uova 4
Sale 1 cucchiaio
Lievito di birra 50 g. (2 cubetti)
Anice 40 g.
Farina q.b. per ottenere un impasto morbido
Unire tutti gli ingredienti e formare delle palle della grandezza di una palla da tennis e disporle distanziate un pò tra di loro sulla leccarda o teglie con carta forno. Lasciare lievitare per circa un'ora in un luogo tiepido ed infornare in forno ventilato a 180° per 25-30 min.
Auguri a tutti di Buon Anno!!
16 commenti:
Marco, complimenti!
Finalmente ce l'hai fatta, allora le mie parole non sono state spese invano.
Marco, scusa mi sono dimenticato di firmarmi al post precedente. Ma avrai indovinato.
Paolo Frusone
Grazie Paolo,
però mi servono svariati consigli da parte tua soprattutto sul discorso recensione locali.
Intanto ti faccio tanti auguri di buon 2008.
A presto.
Marco
Benvenuto nel mondo dei foodblogger!
Queste cacchiatelle credo che come sapore siano simili alal maggior parte delle pizze pasquali che si fanno nel Lazio e anche in Umbria (quella dolce, non quella al formaggio ovviamente)
Si è vero, nel Lazio e in Umbria si usano fare ricette simili, ma magari presentate in un altro modo.
...mi aggiravo per la rete a vedere se qualcuno, oltre i "santorestesi" come me, sapeva dell'esistenza di queste "cacchiatelle",e...trovo addirittura un blog intitolato a loro!...è veramente un piacere!
...domani mi cimenterò per la prima volta nella loro preparazione...speriamo bene!!
...scusami, ho dimenticato di firmarmi.....Letizia!
Ciao Letizia,
scusami ma solo oggi ho visto il tuo commento. Mio padre è "santorestese" ma io sono nato a Roma. La ricetta comunque è originale e spero che tu l'abbia sperimentata con successo. Io ne ho fatte parecchie in questi giorni e sono venute tutte bene.
Fammi sapere.
Un saluto e un augurio di buona Pasqua.
Marco
Grande! Non credevo di trovare la ricetta...Mia nonna me le faceva sempre quando ero piccola e ci andavo matta! Anche mio padre è nato a Sant'Oreste e me le ha chieste una marea di volte ma non sapevo proprio come farle...Ne ho appena assaggiata una e confermo che sono proprio loro!!! Mi hai fatto ritrovare un sapore che credevo ormai perduto...Ciao!
Serena
Ciao Serena, mi fa piacere che ti siano piaciute. Un saluti e buona Pasqua!
Marco
La cacchiatella è anche il pane tipico di Velletri, in provincia di Roma, e io sono arrivata sul tuo blog proprio inseguendo le cacchiatelle di Velletri, delle quali non riesco a trovare una foto!
Da quello che ho letto qui, però, le cacchiatelle santorestesi sono tutt'altra cosa... pazienza!
Un saluto.
Franci
Ciao Marco,dopo cottura le cacchiatelle vanno messe in verticale " a scolà finu a quanno nn si so nfreddate" come diceva mia nonna
Chi conosce la ricetta della fantastica pizza dolce schiacciata di Sant'Oreste?
Chi conosce la ricetta della fantastica pizza dolce schiacciata di Sant'Oreste?
Grande Marco quest'anno ci provo anche io e poi le porto a papà spero di riuscire ti abbraccio
tua cugina
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