lunedì 31 dicembre 2007

Perchè "La cacchiatella"?

Molti, beh forse è meglio dire alcuni se non pochi, si saranno chiesti del perchè di questo nome insolito. Innanzitutto ci tengo a precisare che non è un un eccesso di "falsa modestia" riferito alle cose che vengono scritte in questo blog: sono tutte cacch...!
No, in realtà il nome deriva da un pane tipico che si usa nel periodo pasquale nel paese dove è nato mio padre e cioè Sant'Oreste in provincia di Roma. Questo pane si consumava per la famosa "colazione di Pasqua" insieme a salumi vari (lonza, salame..) e alle uova sode che venivano benedetti dal prete che passava nelle case. Per far capire l'importanza che aveva un po' di tempo fa questa tradizione vi propongo dei versi scritti da un poeta del luogo nel dialetto santorestese:

"Pasqua ……….Pasquetta … e Pasquettina !!!!!!
Pasqua, festa granne, festa i Gesù, festa dei monelli. Se mi metto arepensà quellu che atera una vota a festa i Pasqua mi ve da piagne. Io marecordo da bardasciu, che tutte e cose si facevano co a devozione. Guai se si magnava qualche pezzu i cacchiatella prima che fussi passatu u prete a benedice e case; e po’ quanno passava tutti in ginocchju si dicevano l’orazioni.

Si ammanniva tutta a roba sopre u tavulinu: l’ovu lessu, a cacchiatella e a pizza scacciata e po’ si spettava che sarenvivavano e campane pe potè fa colazione co a roba benedetta. Atera Pasqua, festa de monelli, che co e recanelle nun facevano atru che divertissi sapenno da fa derbè sonanno mezzugiornu lanne e ripe dei morticelli pe fa magnà quelli cristiani che stevono fò. Pe ‘rrivà la e ripe litigavano pe chi eva da sonà e così quanno erano ‘rrivati, invece che mezzu giornu erano le tre. Facevano a litica pe sonà u recanozzu della acchiesa, macara tuttu tarlatu pe a vecchiarda, ma sempre in funzione..."
(Augusto Placidi)

Sant'Oreste è un paese che si trova ai piedi del monte Soratte il quale è stato addirittura citato da Orazio in un Carmine famoso:

"Carm., I, 9
Vides ut alta stet nive candidum
Soracte nec iam sustineant onus
silvae laborantes geluque
flumina constiterint acuto....
Odi, I, 9"

Il testo completo lo trovate qui.

Se non lo avete ancora fatto vi invito a visitarlo perchè ne vale veramente la pena. Intanto vi indico alcuni siti che descrivono in maniera dettagliata la storia, le usanze, le feste ecc.

Proloco di Sant'Oreste
Associazione Culturale Centro Studi Soratte
Associazione Avventura Soratte

Ma ora torniamo alla cacchiatella. Come vi dicevo è una pagnottella che si adatta molto bene ad assere mangiata con salumi vari. Purtroppo non ho la foto da potervi mostrare e per il momento dovete accontentarvi della ricetta:

CACCHIATELLE

Ingredienti:
Latte 1/2 l.
Olio evo 375 g.
Uova 4
Sale 1 cucchiaio
Lievito di birra 50 g. (2 cubetti)
Anice 40 g.
Farina q.b. per ottenere un impasto morbido

Unire tutti gli ingredienti e formare delle palle della grandezza di una palla da tennis e disporle distanziate un pò tra di loro sulla leccarda o teglie con carta forno. Lasciare lievitare per circa un'ora in un luogo tiepido ed infornare in forno ventilato a 180° per 25-30 min.

Auguri a tutti di Buon Anno!!

sabato 29 dicembre 2007

Il Presepio

" ... e Maria diede alla luce il suo figlio primogenito, l'avvolse in fasce e lo adagiò in una mangiatoia, perché in albergo per loro non c'era posto."

In questo periodo mi sembra importante parlare un po' di questa bellissima arte che credo vada riscoperta e valorizzata.
Suppongo che molti, sin da piccoli, realizzavano un presepio nella propia casa insieme ai propri familiari: ci si preoccupava di andare a prendere il muschio, sassi, ghiaia e tutto il necessario per costruire un Presepio semplice ma che trasmetteva molto calore umano e soprattutto ci avvicinava molto al vero mistero del Natale. Non sono contro l'albero di Natale, anzi mi sembra molto bello e portatore di allegria, ma il Presepio è un qualcosa che ci permette anche meglio di esprimere la nostra creatività.
Per questo vi segnalo alcuni siti molto interessanti dove poter approfondire il tema:

Associazione Italiana Amici del Presepio
Storia del Presepio
L'arte del Presepio

Io, nel mio piccolo, ho sempre cercato di realizzare vari tipi di presepi, ambientati in situazioni diverse da quelle tradizionali. Questo che vedete qui sotto è l'ultimo che ho fatto ed è stato realizzato nel 1991 con la preziosa collaborazione di mio fratello Paolo.





Il Presepio che vedete è ambientato nella Roma del '700 ed è stato realizzato con materiali semplici quali legno, carta pesta, gesso. E' stato un lavoro impegnativo: pensate che per esempio le tegole dei tetti sono realizzate una per una con un cartoncino e piegate per dargli la forma tipica della tegola.
Si possono apprendere la varie tecniche nei siti che vi ho indicato, ma comunque quello che conta è lo spirito con cui viene realizzato.

Rinnovo a tutti un augurio di Buon Natale!!

martedì 25 dicembre 2007

Natale 2007. Spumone di panettone, crema inglese al Grand Marnier e piccoli frutti


Questa ricetta, presa dal mitico sito Coquinaria, è stata un vero successo per il pranzo di Natale 2007. Ecco la ricetta:

Ingredienti:
N 5 tuorli
Gr. 150 di zucchero
½ l. di latte
Gr. 30 di farina
Gr. 7 di colla di pesce
Gr. 40 di Grand Marnier
½ l. di panna fresca
N 1 panettone
½ bacca di vaniglia
N.1 vaschetta di lamponi
N.1 vaschetta di mirmilloni
N.1 vaschetta di fragole

Ingredienti per salsa inglese
½ l. di latte
Gr. 125 di zucchero
Gr 15 di maizena
N. 5 tuorli
½ stecca di vaniglia

Procedimento:

Far bollire il latte con meta' dello zucchero e la bacca di vaniglia, mischiare i tuorli con la farina e il restante zucchero.Versare il latte e far bollire x 2 minuti , aggiungere la colla di pesce ammollata e il liquore far raffreddare.
Tagliare a dischetti il panettone, aggiungere alla crema qualche pezzetto d'uvetta e canditi.
Montare la panna versare nella crema e mischiare delicatamente, riempire gli stampini , richiudere con un disco di panettone e bagnare con un po' di Grand marnier allungato con sciroppo 1/1. Far raffreddare x almeno 3 ore in frigorifero. Far seccare tutti gli scarti di panettone in forno a 140 gradi, quindi passare al setaccio.Preparare la crema inglese e raffreddare.Togliere dagli stampi lo spumone, spolverare con la polvere di panettone e disegnare sul piatto con un cornetto di cioccolato un pino, riempire con la salsa vaniglia aggiungere lo spumone e decorare con i piccoli frutti.Servire lo spumone con la crema e i piccoli frutti.

Buon Natale a tutti i miei amici e parenti.